YOGANUSASANAM 2015

YOGANUSASANAM 2015

Riassunto personale dai post letti in italiano e inglese . Grazie a tutti. NAMASTé

“I live in the each asana to trace where my intelligence does not penetrate. I observe where the action is, where my intelligence is, where my mind is, how my cells are reacting and so forth. With all these progressions I keep my heart wide open watching at what time the in-depth of each asana flashes as if to say that this is the only way to learn. I like to know each and every part of the body thoroughly so that I unite myself with union of divinity” – B.K.S. Iyengar, Yoga Rahasya, Vol 20, 2013

 

Geetaji during her talk last afternoon said: “I got 100 teachers, I helped them to get their certificate, Guruji, four days before he passed, he detached himself from things, food, people, and he felt content, at peace. You need to stop all that, being attached to “”your”” students, “your” teachers, like they own you; stop calling them “yours”.

Namaste registered by Cristina Newton

“Mi dicono: ‘ho formato 100 insegnanti, questi studenti sono miei,. Guruji , 4 giorni prima di morire si è liberato di tutto, cibo, cose, persone ed era in pace. Dovete fermare tutto ciò, essere attaccati ai ‘vostri’ studenti, i ‘vostri’ insegnanti, come se uno appartenesse all’altro. Smettete di chiamarli ‘vostri’. Geeta Iyengar

 

 

A Pune, India, è in corso la 2a edizione degli “stati generali” dell’Iyengar Yoga per volere della stessa famiglia Iyengar (i figli Geeta e Prashanti in primis). YOGANUSANAM, si intitola la convention, ” INTRODUZIONE ALLO YOGA”, parafrasando il 1# sutra DI APERTURA di Patanjali: “HATHA YOGANUSUSANAM”: “ECCO ORA L’INSEGNAMENTO DEL METODO”, di cui vuole riproporre lo spirito di accoglimento e riorganizzazione .

Nei giorni scorsi sono stati chiamati ad uno a uno i rappresentanti di tutte le associazioni nazionali per descrivere le modalità e le procedure di valutazione degli insegnanti.

Da oggi è Geeta a parlare e condurre. Molto esaustiva la relazione di Lisa Walford, insegnante Senior di Los Angeles.

La traduzione è mia :

“La seconda conferenza Yoganushasanam si è aperta con una maestosa invocazione recitata dal prete personale di Guruji, Nataraj Shastri. Geeta ha poi spiegato l’importanza di questa preghiera riassumendo Ashtanga Yoga, e gli otto petali del sadhana yoga.

La preghiera ha descritto come la dea Lakshmi è la ricchezza interiore e di Prakriti (la natura); lei è tutto intorno a noi. Mentre Alakshmi indica le impurità che ci tengono attratti da stimoli sensoriali esterni e di gratificazione. (In sanscrito, la sfaccettatura negativa o contrario di qualcosa è implicito quando la parola inizia con una “a”. Ad esempio, himsa è la violenza, mentre ahimsa è non-violenza). In ogni impegno abbiamo una scelta di agire “fuori” e trovare gratificazione immediata attraverso fonti esterne. Possiamo invece agire “in” e dirigere le nostre azioni verso il riconoscimento e la rimozione degli impulsi che ci trascinano verso i desideri che sono fugaci e in definitiva poco gratificanti.

Ciò richiede disciplina: Yoganusasanam. “Abbiamo bisogno di governarci da dentro.” Ha dichiarato. Si tratta di un processo organizzato in cui registriamo aspetti morali, etici e fisici per coltivare una mente perspicace e operativa. Chi ha esperienza di Ashtanga Yoga ha scoperto che questo “governo” è un processo graduale, in cui i benefici si riconoscono nel tempo mediante una mancanza di distrazioni interne, o, come noto Geeta, impurità. Non si ratta di “trovare” un po ‘di pace interiore, ma ci rendiamo conto che non siamo più turbati ( o quasi!).

“La nostra anima è invisibile in quanto coperta dal velo dell’ ego, che ci fa mancare la sensibilità per sentire il signore dentro di noi. L’anima ha una copertura simile a quella degli occhiali da sole. Nello yoga togliamo quelle lenti in modo che siamo completamente esposti al Purusha, che la luce che è in noi. “

“Lo Yoga è il processo per cui gettiamo la luce all’interno. Dobbiamo pervenire alla mente yogica. “

Geeta poi ha dato esempi di tali pratiche morali ed etiche, molte pertinenti alla nostra pratica yoga. Aparigraha significa non aggrapparsi (notare la “a”), o non potremo mai lasciare andare molte cose su cui si basa l’ego. Per esempio l’età, vogliamo apparire più giovani. Inoltre ci ha rimproverati per l’orgoglio che molti insegnanti assumono quando i loro studenti passano un esame. Questo è simile a Asteya, o non rubare, perché è lo studente che ha fatto il lavoro. Infine Geeta ha espresso il parere che il desiderio di aggiornare i certificati dovrebbe cessare, e l’attenzione dovrebbe essere più sulla pratica.

“Il corpo è così teso, tartassato. Occorre lasciare andare tutto ciò. Le passioni, gli attccamenti, il coinvolgimento esagerato in questo mondo .. – l’asana ti dà l’opportunità di andare verso l’interiorità “.

“Nell’ asana, si possono vedere le dita dei piedi, le cosce, e questo può sembrare fisico, ma è la guaina esterna. Questa è la differenza nella comprensione: l’esterno è la porta d’ingresso all’ interno. Attraverso il corpo esterno il corpo interno deve essere regolato. Il corpo interno è necessario per introdurvi alla vostra mente, per la vostra intelligenza. La consapevolezza è come i raggi del buddhi “.

Nel seguire una progressione naturale dei rami (etici, morali e fisiche) o petali superficiali di questo sistema veniamo condotti ad uno stato riflessivo e tranquillo. Questa è “Sadhana” dello Yoga, la vera portata della pratica. “La consapevolezza è come i raggi del Buddhi”, la consapevolezza diventa la luce della veglia interiore.

Il programma di questa conferenza è diverso rispetto allo scorso anno ‘. La prima giornata si concentrerà su asana, seguita da tre giorni di asana e pranayama, e in chiusura vi saranno due giorni di asana, pranayama e dhyana (assorbimento o la meditazione). Geeta ha spiegato che il programma è stato creato per tenerci assorbiti nella pratica. Non ci sono grandi pause pranzo o il tempo per correre in città. Lei vuole che governiamo il nostro tempo, l’ energia, e la concentrazione.

Occorre osservare come facciamo esperienza di questa progressione, in che modo si verifica questo processo. Quindi questa convention vuole essere incentrata su come gestiamo il corpo, la mente, chitta e l’energia ed è lo sfondo dello yoga, “Anushasanam”.”

ORIGINALE: http://lisa.walford.com/reflections-from-pune-yoganushasanam-conference/#.VnJ61OPqiko

 

RIASSUNTO di ‪#‎YOGANUSASANAM‬ di The Practice Room

Traduzione mia

LEZIONI sugli ASANA

  1. Dorso – ricordiamoci Guruji che spesso toccava quel punto
  2. posizionamento del tronco – estendere dal pube verso l’ombelico e verso il diaframma, spostando le costole fluttuanti leggermente indietro (verso la parte posteriore del corpo), così si sente espandere la zona fra il bacino e il diaframma sul davanti , ed è possibile allungare la zona lombare – estendendo il coccige verso il pavimento e mantenendo sollevate le costole inferiori posteriori. Identificare e arrestare l’aggressiva spinta in avanti della parte bassa delle costole / costole fluttuanti / diaframma nella parte anteriore e ha anche un effetto calmante preciso sulla mente. Tuttavia se rilasciando le costole fluttuanti e lombari indietro cade la parte superiore dello sterno – come in jàlandhara bandha nel pranayama o in sarvangasana- lo sterno deve poi essere nuovamente sollevato dal basso verso l’alto con particolare attenzione alla parte superiore. Nelle classi di pranayama abbiamo esplorato questo sia frontalmente che posteriormente. Nella parte anteriore, Geetaji ha fatto mettere una cintura arrotolata, poi ha appoggiato il suo palmo della mano sullo sterno di uno di noi chiedendo di respirare alzandolo; aveva notato che ilsuo sterno collassava. Per la parte posteriore sono stati mostrate due azioni -1. mettere una cintura o una cintura arrotolate nella zona cervico-dorsale per sollevare lo sterno da dietro; 2.inoltre Geeta ha mostrato come sollevare con le mani la pelle del partecipante su entrambi i lati alla base del collo ( come tenendo un cucciolo dalla collottola) al fine di assicurare che la parte superiore dello sterno non scende mentre la testa scende in jàlandhara bandha. Per gli asana, la raccomandazione fu di posizionare la coperta piegata in tre solo per quella zona cervico-dorsale (posizionatoa perpendicolarmente sopra alla pila di coperte usata per Sarvangasana)
  3. Rientrare le natiche -
  4. Area centrale dei glutei – sentito tante volte l’anno scorso in yoganusasanam2014 – e con una certa frequenza anche quest’anno – soprattutto nelle inversioni e gli archi
  5. Portare movimento / mobilità – Sin dal sollevamento delle braccia in urdhvahastasana il primo giorno, Geetaji ci ha portato oltre la testa. “Vi fermate ad uno stato intermedio di sthirata ed è per questo che vi fermate ad uno stato intermedio di sukhata”. Sia nelle posizioni in avanti che indietro, ci ha incoraggiato ad andare verso la prossima tappa di sthirata.

LEZIONI sul PRANAYAMA

- La forza di volontà non può essere usato per fare il pranayama. noi possiamo solo andare lontano e veloce o lento per quel tanto che il corpo, la mente e il respiro ci permettono.

- Importanza di fare SAVASANA prima di pranayama -Anche se appena svegli , Geetaji ha detto che siamo pronti per una “proiezione verso l’esetrno”(un pic-nic al mattino presto, ha detto), ma non è detto che siamo abastanza vigili per guardare dentro. Solo quando la nostra mente, oltre ai nostri polmoni e a tutto il corpo, hanno recuperato, siamo abbastanza in forma per iniziare la pratica pranayama e se poi sentiamo il bisogno di tornare a dormire, significa che avevamo bisogno di quel sonno.

- Importanza di interporre respiri normali (per principianti) e Ujjayi (per i praticanti leggermente avanzati) tra i cicli di pranayama – la mente e il respiro hanno bisogno di tornare alla neutralità prima di procedere con il ciclo successivo. Nella respirazione a narici alterne, è possibile che la narice bloccata non è stato bloccata correttamente e il respiro ha continuato a fuoriuscire in / out attraverso di essa: imparare a osservare la perdita di chiarezza su quanto sta accadendo nelle due narici. Per neutralizzare eventuali azioni difettosi durante il pranayama, è importante fare il maggior numero di respiri regolari / Ujjayi che si rendono necessari prima di procedere con il ciclo successivo.

- L’unico pranayama nelle laringi è Bhramari. ujjayi non deve farsi sentire.

- Sebbene Seetaji ci abbia insegnato tutto il pranayama di base in questo breve periodo di tempo, era chiaro che:

1.non tutto il Pranayama deve essere fatto nello stesso giorno – solo uno o due

  1. non è detto che tutti coloro che l’hanno praticato qui, siano ora pronti per insegnarlo

- L’importanza della pratica degli asana per il pranayama – per creare spazio interno affinché il respiropossa muoversi all’interno. L’asana crea questo spazio. non solo lo spazio fisico, ma anche spazio emotivo. Se si è sotto l’influenza di forti emozioni – che si tratti di un grande dolore o di estasi, non si è in grado di fare il pranayama.

LEZIONI MAGGIORI:

  1. l’importanza della pratica di yama e niyama nella propria pratica dello yoga
  2. Testimoniare vs intellettualizzare – le cose diventano semplici quando uno le vede chiaramente – chi meglio di Geetaji – la cui chiarezza di osservazione e convinzione nella sua capacità di osservare sembrano guidare così tanto il suo insegnamento. Geetaji ha detto questo circa Guruji, :”quando vedeva qualcosa che non si apriva, trovava il modo di aprirlo, quando vedeva qualcosa che non si raddrizzava, trovava un modo per raddrizzarlo”.
  3. Testimoniare nella pratica personale – per un principiante può andare bene fare solo un asana e poi passare al successivo. Tuttavia, a un certo punto si deve smettere di andare di asana di asana e osservare le azioni difettose all’interno degli asana. Alcuni difetti possono essere presenti fin dall’inizio, alcuni difetti appaiono con il’età. E’ possibile passare alla asana avanzate e ancora non aver identificato e corretto il difetto fondamentale, che poi va ingrandendosi. Anche se non causano alcun dolore per lungo tempo, anche se non ostacolano le prestazioni degli altri asana, fanno restringere l’ ‘apertura’ del corpo in un modo o nell’altro. l’origine del avidya nel corpo è l’incapacità di guardare noi stessi obiettivamente – dove non vediamo li nostri difetti, questo è legato alla ego.

4.Testimoniare come insegnante – per imparare a rispettare la persona nell’ asana chiaramente ed essere in grado di stabilire una gradualità nell’ insegnamento in base al livello attuale dello studente.

  1. sforzo vs tapas – Nel primo c’è un elemento aggressivo nel guadagnare qualcosa, nel secondo invece non è per guadagnare, ma per purificare, bruciandole, le impurità.
  2. quando dobbiamo emulare Guruji e quando non dovremmo – la maggior parte di noi lo conoscono solo la manifestazione esteriore dei suoi asana. A volte geetaji ci hanno rimproverato per aver tentato di fare la posa come BKS Iyengar. nello stesso tempo ci ha raccontato tanti aneddoti su di lui e sul suo atteggiamento verso la sua pratica, da darci indizi importanti su ciò che possiamo imitare: la capacità di fare azioni forti, ma con un atteggiamento di resa, senza lasciare che la pratica venga limitata o ridimensionata da limitazioni, convinzioni o deduzioni personali.

http://www.thepracticeroom.in/blog-1/2015/12/16/yoganusasanam2015-putting-it-together

 

Gabriella Giubilaro:

Oggi ultimo giorno, niente asana, solo pranayama.

Geetaji ha ripetuto come è importante non forzare con il pranayama, sia nella pratica che nell’insegnamento. Se una persona è giovane e fit, può andare più velocemente negli asana, ma non nel pranayama, perché ci vuole molta sensibilità, intelligenza e capacità di penetrazione che si sviluppa in molti anni di pratica. Anche per Guruji la pratica della respirazione è stata difficile, come si legge in molti suoi libri, soprattutto perché Guruji era molto affaticato non solo per la pratica e l’insegnamento, ma anche perché andava in bicicletta da tutte le parti dalla mattina alla sera. A quei tempi era l’unico mezzo per muoversi (ma il traffico era diverso a quei tempi. Perfino noi nel 1983 andavamo in bicicletta da tutte le parti, or sarebbe pericoloso).

All’inizio della pratica del pranayama anche se ci siamo appena alzati, dobbiamo praticare Savasana. Per la respirazione ci vuole il corpo rilassato ma la mente sveglia per sviluppare questa capacità di osservare dall’interno, e non dall’esterno.

-Savasana, Uyyaji da seduti, Abhyantara Viloma e Bahya Viloma di nuovo da sdraiati. Antara Kumbhaka da seduti.

-Surya Bhedena: Inspirare a destra, espirare a sinistra, qualche ciclo di Uyyaji, ripetere per tre volte.

-Chandra Bhedena Inspirare a sinistra, espirare a destra, qualche ciclo di Uyyaji per tre volte.

–Surya Bhedena: Inspirare a destra, espirare a sinistra, un solo ciclo di Uyyaji, ripetere per tre volte.

-Chandra Bhedena Inspirare a sinistra, espirare a destra, un solo ciclo di Uyyaji per tre volte.

- seduti in Virasana, creando silenzio nella mente.

Savasana.

CHIARA TRAVISI: Dhyana, la meditazione, non può essere insegnata ma, come ci ha detto Geetaji oggi nel salutarci, domani la sessione verterà su come “invitare” dhyana durante il pranayama.

Citta, la nostra intelligenza, si trova sempre a metà strada tra il “prana” , ovvero la via della cessazione delle “vrtti” (fluttuazioni della coscienza), e la condizione più consueta in cui la mente e’ continuamente attraversata da “vasana”, un flusso ininterrotto di pensieri che derivano sia da esperienze attuali che da esperienze karmiche

Durante il pranayama, la nostra coscienza si purifica fino a specchiarsi nella visione dell’anima e svanire al suo cospetto, poiché svanita e’ la dualità che normalmente le separa.

 

‘IL SUPPORTO È UN MAESTRO, COME UN MANTRA: INFORMA, COMUNICA SULLA PROFONDITÀ DELL’ASANA’.

A prop is an upholder, a support. In India, the sage would have a vision of a mantra, and they would then take Darshana (deep contemplation) and come to understand the meaning. For us, Guruji has given us the props to take Darshana on the poses.”

Grazie Lisa Walford

 

IN AVANTI: by Gabriella Giubilaro

Gli asana sono preparazione alla respirazione, tutti gli anga sono connessi.

 

-Supta Swastikasana con entrambi gli incroci delle gambe

Supta Baddha Konasana con due cinture alle gambe.

Supta Virasana.

Padmasana partendo da Upavistha Konasana, per creare spzio. Prima Parvatasana in Padmasana, poi Parvatasana in Matyasana con lo stesso supporto che avevamo per Supta Virasana per seguire con Urdhva Hastasana in Matyasana

Uttanasana con i piedi separati

Salamba Sirsasana

Halasana e Salamba Sarvangasana

Setu Bandha Sarvangasana with support.

Mezz’ora di intervallo poi la lezione di pranayama

-Savasana, sul pavimento, rilassare l’addome.

-Sitting Ujjayi

-Anuloma pranayama,

1° parte inspirando Ujjayi espirando attraverso la narice destra parzialmente chiusa, e la sinistra completamente chiusa , per tre cicli e poi inspirando Ujjayi espirando attraverso la narice sinistra parzialmente chiusa, e la destra completamente chiusa , per tre cicli

2° parte inspirando Ujjayi espirando attraverso la narice destra parzialmente chiusa, e la sinistra completamente chiusa , per due cicli e poi inspirando Ujjayi espirando attraverso la narice sinistra parzialmente chiusa, e la destra completamente chiusa , per due cicli

3° parte inspirando Ujjayi espirando attraverso la narice destra parzialmente chiusa, e la sinistra completamente chiusa e poi inspirando Ujjayi espirando attraverso la narice sinistra parzialmente chiusa, e la destra completamente chiusa , questo è un ciclo completo, ripetere per due volte.

Lo stesso procedimento per imparare il Pratiloma Pranayama, che è più difficile da praticare (per questo si impara prima l’Anuloma Pranayama)

Questi due tipi di pranayama prepara per Nadhi Shohana.

Il citta può andare verso il Prana o verso Vasana (desiderio) se va verso Vasana va verso i pensieri, memoria, desideri, se va verso Prana allora il Pranayama avrà successo.

Savasana

 

Venerdì. 5 giorno

Parivrtta Kriya TORSIONI

Oggi abbiamo lavorato sulle torsioni, mentre quelli che si sentivano male, tosse, febbre, mal di pancia sono andati vicino al muro a fare un programma di recupero. Posizioni capovolte per chi aveva la tosse, programma differente per le donne con il ciclo e per problemi di digestione.

Dopo Adho Mukha Svanasana e Uttanasana , Eka Pada Uttanasana, che è semplicemente Uttanasana allungando solo nella direzione di una gamba (a destra prima) tenendo con la mano sinistra la caviglia destra, e la mano destra per terra. Non è una torsione, ma serve per allungare i due lati del bacino.

Poi Parivrtta Trikonasana e Parivrtta Parvakonasana, cercando di creare movimento nelle costole posteriori, tenendo la testa indietro.

Poi le posizioni in avanti, prima Parivrtta Janu Sirsasana e Parivrtta Upavistha Konasana portando con l’espirazione le costole posteriori in dentro e allungano per girare con l’espirazione.

Poi Marichyasna III, Ardha Matyendrasana (con coperta fra piede e bacino) per finire con Supta Padngusthasana II, per creare di nuovo spazio nel bacino.

Nel pomeriggio pranayama.

Dopo Savasana e Ujjayi seduti senza forzare, perché dopo Savasana il corpo ha bisogno di tempo per “svegliarsi” Il corpo e il respiro devono andare insieme, se il respiro è più veloce del corpo si creano danni. E non lasciare che la mente divaghi con i pensieri perché questo interrompe il respiro.

Poi da seduti Surya Calana (si legge cialana) inspirando a destra e espirando a destra con la narice sinistra completamente chiusa e quella destra parzialmente chiusa. 3 volte

Per seguire con Candra Calana inspirando e espirando a sinistra con la narice parzialmente chiusa. 3 volte

Se la narice non è libera si può praticare surya o candra bhastrika per purificare quel nadi, ma senza forzare.

Pomeriggio domande e risposte con Geetaji.

Dopo avere fatto vedere come aiutare per gambe e piedi non allineati, Geetaji ha spiegato che nella respirazione Ujjayi non cercare di creare un suono, non creare stress cercando di farlo.

Guruji nel suo libro non dice di creare un suono, né in Puraka né in Receca, il suono si fa solo nel Brahamari per pulire la laringe.

 

 

4a giornata ‪#‎yoganusasanam‬ a Pune: POSIZIONI INDIETRO . Geeta cita Patanjali: III,46. Dal libri sulle acquisizioni (Vibhuti Pada)

” (dal rivolgere la capacitá correlativa Samyama …) si dà “una compiutezza del corpo consistente nella sua bellezza, grazia, forza e adamantins durezza (vajra samhanana) . Trad di Federico Squarcini in Patanjali Yogasutra, Einaudi, 2015, pag 34

 

She will show how to prepare for backbends with no props, normally she would use chairs but they dont have them here

Tadasana – backarch in all arm positions, lift the sternum chest, look at the ceiling, eyes open

1 paschima namaskar

2 hold upper arms behind back above elbows – arch back, if there is dizziness, straighten the head re-extend the cervical neck and take the head back

3 gomukasana arms – arch back the top arm should be behind the ear

 

Parsvottanasana – paschimo namaskar, upright only, arch back look at the ceiling

 

prasarita padottanasana – concave only

 

Tadasana – prone on belly, extend the arms over the head palms down, extend through the armpits, then the palms face each other, extend through the little finger side of the hand

 

salabhasana – extend legs, interlock fingers behind back , take arms back beside body, don’t take the legs way up so maintain the buttocks spreading

 

bhujangasana – she is teaching it because everyone says its not taught so there now it has been taught

 

eka pada dhanurasana – 1 hand on floor other hand reaches back to grab ankle, other arm

 

dhanurasana – both arms, lift higher

 

adho mukha natarajasana – continuing the work of gomukasana,  belt foot/ankle with looped belt, bend leg, reach the legs hand forward and do the upper arm of gomukasana to reach back and grab belt loop, other hand presses down, press hand down lift up, straighten the arm holding belt loop, knee comes off floor, bring floor hand in closer lift, straighten arms, lift  again: make belt loop smaller

PRONENATARAJASANA

 

sirsasana
parsva sirsasana
parsvaikapada sirsasana
upavistha konasana in sirsasana

ustrasana – people can bend the spine backward/forward but the body is narrow, you need to give space, spread the buttocks lift the sternum go back touch heels 3x

urdhva dhanurasana – 2x  stack 2 foam blocks vertical (spineways) add folded blanket on top, lay torso on stack head off feet on floor, go up, be on legs,

yoganusasanamurdvadhanurasanasupporti

 

supine pranayama setup – 2 foam blocks stepped, blanket for the head, ignore everything else in the pic
yoganusasanampranayamasupporti1

 

Yoganusasanampranayamasupporti

 

Gabriella Giubilaro:

Questa mattina giovedì lezione sulle posizioni indietro.

Geetaji ha spiegato che non avendo attrezzi per tutti, dobbiamo prepararci alle posizioni indietro lavorando gradualmente prima per il torace e poi per il bacino.

Abbiamo fatto in Tadanasana Pashcima namaskarasana e Gomukasana, andando indietro con la testa e le spalle con gli occhi aperti, per allargare le clavicole e portare in dentro le vertebre dorsali. Poi Shalabhasana e Dhanurasa, Bhujangasana sempre facendo attenzione all’apertura del torace e delle spalle.

Dopo Salamba Sirsasana con variazioni siamo passati a Ustrasana.

Prima Ustrasana con le ginocchia e piedi separati come le anche , per imparare ad allargare il dietro della schiena. Se si guardano le foto di Guruji anche se piegava, aveva sempre il dietro del torce ben allargato. In Stambha avastha asana (posizione di partenza per ustrasana) portare la parte esterna dei polpacci in giù e l’esterno delle cosce in avanti. Separare le natiche una dalle altre, ma portare il centro delle antiche in avanti. Poi invece con le ginocchia e piedi quasi uniti, in modo da creare compattezza. Qui ha citato il

sutra III.46

rupa-lavanya-bala-vajra-samhananatvani kaya sampat

La perfezione del corpo consiste nella bellezza, grazia, forza e potenza del fulmine.

Poi Urdhva Dhanurasana partendo dai supporti che abbiamo per fare sulle spalle, per poi finire con sarvangasana.

Classe di respirazione sul Viloma:

Abhyantara viloma, viloma nell’ispirazione da sdrariti

Bahya Viloma viloma nell’espirazione da seduti

Abhyantara Viloma e Bahya Viloma di nuovo da sdraiati

Savasana

Geetaji ha ricordato i kriya

Chedana kriya che taglia

Shodhana kriya che purifica

Calana kriya che va

 

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