Ciao Tite
Sono Massimo, ho seguito con te il corso di Yoga for Running a Roma una decina di giorni fa.
Ti scrivo per dirti le mie sensazioni dopo che ho messo in pratica i tuoi insegnamenti.
Pratico le seguenti asana prima di correre(scusa per i nomi non corretti!)
Tadasana, posizione dell’albero, apertura del bacino, seggiola yogica, saluto al sole, ed alcuni esercizi di relax per la schiena.
Quando corro mi accorgo di stare più dritto,corro meglio e mi affatico meno, anche i tempi sono leggermente(ma proprio leggermente migliorati).
Per il dopo corsa seguo quasi tutti gli esercizi riportati sull’ultimo numero di correre e mi trovo benone.
Ho notato che mi fanno più male i polpacci dopo la corsa, e sento un dolorino al ginocchio sinistro,forse è dovuto alla nuova postura?
Inoltre mi sento “meglio” meno stanco dopo la corsa e sicuramente meno contratto.
Nella vita di tutti i giorni (ufficio, scooter, attesa alle macchinette del caffè) cerco di mantenere la schiena eretta come se fosse in tadasana, un po faticoso, ma ne vale la pena.
Indubiamente mi sento meglio e gran parte di questo miglioramento lo devo a te, e colgo l’occasione per ringraziarti.
Ho iniziato a leggere Teoria e pratica dello yoga, ma ancora è presto per formularne un giudizio, sono arrivato a pagina 35 !
Spero che sia sufficiente come feedback.
Spero di rivederti presto a Roma, magari per un corso più approfondito.
Massimo Cimarelli, Roma
Da circa un anno ho ripreso a correre, con iniziali difficoltà rispetto
la resistenza. Ho visto che applicando alcuni consigli che hai dato
allo yoga festival di Milano lo scorso anno è stato tutto più facile ed
i miei problemi di resistenza sono diminuiti (in particolare la postura
del busto durante la corsa e gli allungamenti dei piedi).I tuoi
consigli sono stati più utili di tanti esercizi per rinforzare i
muscoli addominali o dei vari esercizi di allungamento consigliati in
palestra. E siccome trovo meravigliosamente bella la sensazione di
sentire il corpo in salute ho deciso di seguire un tuo corso!
a presto
e grazie
Silvia
PS un’altra cosa interessante è che sperimentando più
facilità a correre è stato più semplice notare la componente “mentale”
della mia scarsa resistenza!